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Proroga Opzione Donna e Ape Sociale: saranno confermate nel 2020?

lentepubblica.it • 11 Ottobre 2019

proroga-opzione-donna-ape-socialeLa nota di aggiornamento al DEF all’esame del Parlamento confermerebbe le due misure già annunciate ad inizio settembre in occasione dell’insediamento del nuovo esecutivo.


Proroga Opzione Donna e Ape Sociale: saranno confermate nel 2020?

La nota di aggiornamento al DEF confermerebbe tra gli obiettivi del nuovo esecutivo una ulteriore proroga dell’Opzione donna e dell’Ape sociale.

Non solo nel 2020, APE Sociale anche nel 2021: continua la sperimentazione.

Nella NADEF figura anche la volontà di affrontare la questione del Fondo previdenziale integrativo pubblico, includendo la pensione di garanzia per i giovani che si trovano nel sistema contributivo.

Proroga Opzione Donna e Ape Sociale

Sia opzione donna che ape sociale potrebbero già finire all’interno della legge di bilancio per il 2020 che Palazzo Chigi dovrà approvare, almeno nella sua cornice generale, la prossima settimana e quindi trasmetterla a Bruxelles. Per la pensione di garanzia i tempi saranno più lunghi. Dunque occorrerà un approfondimento specifico ed un confronto anche con la parte sindacale dopo il sostanziale fallimento della pensione di cittadinanza.

La Nota di Aggiornamento fissa anche numerosi ulteriori obiettivi sul fronte del welfare:

  • in primo luogo la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro. Che attua una delle Raccomandazioni all’Italia approvate dal Consiglio Ecofin del 9 luglio 2019. Da realizzarsi mediante un apposito disegno di legge collegato alla manovra di finanza pubblica 2020;
  • il potenziamento delle politiche attive del lavoro e la prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali
  • nonché l’incentivazione della parità di genere nelle retribuzioni.

Altro piatto forte delle linee programmatiche è l’approvazione di una disciplina del salario minimo. Anche attraverso il meccanismo dell’efficacia erga omnes dei contratti collettivi sottoscritti dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative e una normativa sull’equo compenso per i lavoratori non dipendenti.

Va verso il recepimento anche la direttiva europea sui congedi di paternità e sulla conciliazione tra lavoro e vita privata. La revisione della disciplina dei congedi parentali e dello smart working. E l’adozione di misure di sostegno all’educazione dei figli e alla frequenza degli asili nido. Tra le misure chieste all’Italia dall’UE c’è, in particolare, l’incremento ad almeno dieci giorni del congedo di paternità contro gli attuali cinque.

Lavoro Pubblico

Sul fronte del lavoro pubblico il Governo intende procedere alle necessarie assunzioni in specifici comparti e la revisione delle dotazioni organiche “nonché un rafforzamento degli strumenti e delle azioni a supporto della formazione continua, per valorizzare le competenze del personale e, di conseguenza, per migliorare la produttività”.

Vi sarà, inoltre, un disegno di legge, collegato alla manovra di finanza pubblica per il 2020, recante interventi mirati, finalizzati a coordinare le responsabilità disciplinari dei dipendenti pubblici. Ci sarà, infine, una particolare attenzione al tema dell’inclusione e della tutela e della partecipazione dei disabili ai processi organizzativi e operativi, “venendo incontro alle esigenze non solo dei dipendenti affetti da disabilità, ma anche di coloro che hanno carichi di cura familiare”.

 

Fonte: Pensioni Oggi (www.pensionioggi.it) - articolo di Nando Pulvirenti
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